Cleonice, 25 anni, ci parla del suo anno di SCU
April 20, 2022

Mi chiamo Cleonice, ho 25 anni e tra poco terminerà il mio anno di servizio civile presso l’Avis Comunale Pavia.

Se dovessi descrivere con una citazione quest’anno, userei senza dubbio quella del professor Martinelli, in “Notte prima degli esami – Oggi”, interpretato dal magistrale Giorgio Faletti: “l’importante non è quello che trovi alla fine di una corsa, l’importante è quello che provi mentre corri”.

Devo ammettere che durante questa corsa, chiamata Servizio Civile, ho provato e vissuto tutto quello che umanamente si poteva provare e vivere in un anno.

L’inizio non è stato dei migliori: nel periodo dei colloqui di selezione, mio papà decide di fare una vacanza (che sarebbe poi durata un mese) in terapia sub intensiva causa Covid 19. Avevo la testa altrove ed ero convinta che non sarei stata selezionata dall’ente per cui avevo fatto domanda. Contro ogni previsione, vengo scelta e inizia la corsa.

Non c’è stato un giorno uguale al precedente: chiamate ai donatori, prenotazioni di visite di idoneità, promozione della donazione sui canali social, organizzazione di corsi BLSD o seminari presso collegi universitari e partecipazione alla Scuola Nazionale di Formazione di Avis Nazionale per i futuri dirigenti Avis sono solo alcune delle attività svolte.

Senza contare i bellissimi rapporti interpersonali nati dentro l’associazione: dal personale amministrativo, Laura e Nicoletta, che sono diventate una sorta di zie pavesi acquisite, al personale medico sanitario con cui mi confronto prima di creare post social di carattere informativo, ai volontari della “vecchia guardia”, colonne portanti dell’associazione.

Momento clou, che corona quest’anno e lo consacra come uno degli anni più soddisfacente, impegnativo e formativo di sempre è stata la reunion dei partecipanti di tutte le sette edizioni di Scuola Nazionale di Formazione di Avis Nazionale ad Assisi, dove ho avuto il piacere di conoscere meglio anche il presidente di Avis Nazionale, Gianpietro Briola.

Sabato 30 aprile, purtroppo, arriverò al traguardo di questa corsa, che rappresenta una delle tante corse che unite insieme formano la maratona della vita ma sarò pronta ad appostarmi al prossimo blocco di partenza più consapevole e preparata di rispetto un anno fa.

In bocca al lupo a tutti i futuri “servizio civilisti”!

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